Tariffa sociale acqua

Il Comune di Parma prosegue nella sua azione di sostegno alle famiglie, anche sotto forma di aiuto al reddito, e lo fa, questa volta, attraverso l’erogazione di contributi per il pagamento delle utenze domestiche di acqua. L’entità del contributo, che verrà erogato in un’unica soluzione sotto forma di buoni, varia: per le famiglie con Isee fino a 2.500 euro può andare da 120 a 280 euro a seconda del numero dei componenti del nucleo; per le famiglie con Isee fino a 5.000 euro da 80 a 180 euro sempre a seconda della composizione del nucleo.
Attraverso questa misura, che viene introdotta per la prima volta, il Comune ridistribuisce un fondo ricavato da un modesto incremento delle bollette di tutti gli utenti a favore di quelle famiglie entrate in difficoltà anche a seguito dell’attuale situazione economica. Il fondo è stimabile in oltre 135 mila euro, con un incremento delle bollette dei singoli utenti pari a 0,0085 euro per metro cubo fatturato.
“L’Amministrazione comunale - spiega l’assessore al Welfare Lorenzo Lasagna - fin dall’inizio del mandato ha puntato sulla famiglia come risorsa e su una politica di ispirazione sussidiaria nei suoi confronti. Oggi, con un minimo sforzo, le famiglie possono farsi carico le une delle altre, in particolare quelle con più mezzi possono essere di sostegno a quelle che attraversano periodi di difficoltà. Al contempo, il Comune “aiuta le famiglie ad aiutarsi”, a potenziare, cioè, e a valorizzare quelle capacità che esse hanno in sé e che devono riuscire a esprimere”.

L'acqua di marte

In rete, si sa, c'è libertà. Di fare, di scrivere, di pensare, di pubblicare. Di caricare un video su youtube in cui uno pseudo mago "produce" cubetti di ghiaccio dall'acqua del pianeta Marte.

Innumerevoli potrebbero essere i commenti, ma lascio a voi decidere che pensare di questo esperimento di magia!!!




Balena in piazza di spagna




Il cetaceo di 15 metri si è arenato questa mattina sulla scalinata di Trinità dei Monti. Uno striscione annunciava: "Le balene non sono in vendita". Il blitz degli ambientalisti di Greenpeace è stato messo in piedi all'alba il giorno dell'apertura della 62esima riunione della commissione baleniera internazionale (Iwc), che si tiene ad Agadir in Marocco. La denuncia: "L'Italia è contro ma sta zitta".



Cucinare con l'acqua di mare

MILANO - Cucinare con l’acqua di mare. Non è l’ennesima provocazione di uno chef innovativo alla Ferran Adrià, bensì l’idea del signor Andy Inglis, un 49enne ex funzionario delle Nazioni Unite, oggi impiegato part-time al dipartimento per lo Sviluppo internazionale, che, ispirato da una ricerca di scienze della figlia per la scuola, ha raccolto, filtrato e imbottigliato l’acqua dell’isola di Berneray, nelle Ebridi, e ora la vende a 4,95 sterline (quasi 6 euro) per un contenitore di 3 litri.

FILTRATA - Presentata al recente Taste of Edinburgh, Acquamara è il risultato di un procedimento semplice ma accurato: l’acqua viene, infatti, raccolta dal mare, passata attraverso un apposito filtro per rimuovere ogni traccia di sabbia o sporcizia e, quindi, raccolta nella cisterna di Dunbar, dove viene analizzata per assicurarsi che superi gli standard europei per l’acqua potabile e poi lasciata decantare in una botte tipo quella per il vino. Vero, qualcuno potrà anche storcere il naso all’idea di scucire soldi per usare un prodotto che si può trovare gratis e un po’ ovunque, ma Acquamara non è solo la prima «acqua di mare firmata» ma anche un modo per dare un impulso all’economia delle isole Ebridi.

LAVORO - «Capisco che per qualcuno possa essere un’idea un po’ sfacciata», ha spiegato Inglis su The Indipendent, «ma se può servire a creare posti di lavoro alle Ebridi, allora ben venga la mia sfacciataggine. Comunque sia, per quanti amano il cibo preparato in un certo modo o per quegli chef che si alzano magari alle 5 del mattino per andare a comprare gli ingredienti migliori, questo prodotto è senza dubbio destinato a diventare indispensabile». In altre parole, secondo il suo scopritore, una zuppa di pesce o una salsa di crostacei innaffiate di Acquamara avrebbero tutto un altro sapore. Decisamente di mare. «Ho provato a cucinare alcune cose usando l’acqua di mare e non avete idea di quanta differenza ci sia nel gusto finale dei piatti. Assolutamente notevole. Ecco perché ho cominciato a guardarmi attorno per vedere se potevo trasformare questa idea in un vero affare e parlando con gente del settore, mi hanno detto che era un progetto possibile».

CHEF - Per la verità, alcuni famosi chef hanno già sperimentato con successo la bontà dell’acqua di mare quale ingrediente insolito per taluni piatti a base di pesce. Non a caso, al Noma di Copenaghen, recentemente eletto miglior ristorante al mondo secondo la classifica stilata da San Pellegrino, fra gli appetizer più sfiziosi spiccano gli scampi cotti in acqua di mare, mentre Tom Kitchin, chef dell’omonimo ristorante di Edimburgo, stella Michelin, si dice assai attratto dall’idea («cosa potrebbe garantire più freschezza della conservazione e della cottura in acqua di mare?»), suggerendo poi di spruzzare l’acqua sull’insalata o di usarla per cuocere le verdure, come sana alternativa al sale. «Il gusto che hanno i cibi cotti in questo modo è assolutamente incredibile», ha spiegato Roy Brett, chef dell’Ondine, specializzato in piatti a base di pesce, «perché sembra di sentire davvero l’odore del mare».

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Il mondo è nato con acqua, frutta, pesce, lavoro, sesso, musica


Si terrà a Milano in Piazza Lima il 27 Maggio dalle 10.30 alle 21.00 il primo evento milanese della campagna IO NON ME NE FREGO lanciata da COOPI. Sono moltissimi i perché è giusto rinnovare l’impegno alla lotta alla povertà.

Oltre 140 milioni di bambini al mondo soffrono di malnutrizione. Ogni anno 1 milione e mezzo di donne muore per cause legate al parto o alla gravidanza. Ci sono più di 25 milioni di “rifugiati ambientali”, vittime di siccità, erosione del suolo, desertificazione e deforestazione. Ma non possono essere solo i dati a parlare. É giusto che tutti coloro che vogliono lottare contro la povertà abbiano la possibilità di dire la loro. Di esprimere il loro personale perché.

Ringo, direttore di Virgin Radio, non se ne frega perchè "Il mondo è nato con acqua, frutta, pesce, lavoro, sesso, musica... e nessuno deve essere povero di tutto ciò!! cioè la vita!"


Nell'oceano c'è meno acqua


Quanto è alto il cielo? A questo quesito gli scienziati hanno diverse risposte, anche se le informazioni sugli strati più alti dell'atmosfera differiscono abbondantemente tra loro. Ora però, grazie a uno studio dei ricercatori della Woods Hole Oceanographic Institution del Massachussets (Whoi), c'è un responso a un altro vecchio interrogativo: «Quanto è profondo l'oceano?». E oltre a questo, l'istituto in questione risponde anche una secondo dubbio: «Qual è il volume dell'oceano?» Ebbene, secondo i nuovi calcoli gli oceani contengono meno acqua del previsto: «solo» 1.332 miliardi di chilometri cubi.

IL CALCOLO - Il conto è stato fatto da Matthew Charette, del Dipartimento di marina e geochimica presso il Whoi. «Se vuoi sapere il volume d'acqua del pianeta, fai una ricerca su Google e ottieni cinque risultati differenti» dice lo scienziato. «La maggior parte fa riferimento a valori datati 30-40 anni fa». Fino a oggi. Charette, assieme al geofisico Walter H. F. Smith dell'Agenzia per le ricerche oceaniche ed atmosferiche (NOAA), ha infatti utilizzato i dati satellitari per determinare i valori riguardanti il volume degli oceani. La risposta: la quantità totale di acqua presente negli oceani risulta, come detto, essere pari ad un volume di circa 1.332 miliardi di chilometri cubi.

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Qualità delle acque, pubblicato il Rapporto nazionale dell'ISPRA

L’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato il Rapporto “Monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque”, sulla base delle informazioni fornite dalle Regioni e dalle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente.

Le sostanze più comunemente rilevate dalla rete di controllo ambientale nelle acque superficiali e sotterranee italiane sono fungicidi, insetticidi ma soprattutto erbicidi: 118 i tipi di pesticidi rinvenuti, concepiti per combattere gli organismi nocivi ma potenzialmente pericolosi anche per l’uomo. Si tratta di prodotti usati in agricoltura ma che, a causa delle piogge, vengono trasportati dal suolo alle acque sotterranee e superficiali.

In realtà la rete ambientale è finalizzata alla salvaguardia degli ecosistemi acquatici e non al controllo delle acque utilizzate per scopo potabile, ma queste ultime spesso attingono agli stessi corpi idrici. Inoltre l’uomo può essere esposto indirettamente ai contaminanti, attraverso la catena alimentare.

Nel biennio 2007 – 2008 sono stati valutati 19.201 campioni, provenienti dalle 18 regioni che hanno trasmesso i dati. Il monitoraggio risulta più efficace al nord, mentre al centro-sud è spesso limitato a poche sostanze. Nel 2008 le indagini hanno riguardato 3.136 punti di campionamento e 9.531 campioni. Sono stati rinvenuti residui di pesticidi nel 47,9% dei 1.082 punti di monitoraggio delle acque superficiali, nel 31,7% dei casi con concentrazioni superiori ai limiti delle acque potabili. Nelle acque sotterranee contaminato il 27% dei 2.054 punti, nel 15% dei casi con concentrazioni superiori ai limiti.

Per quanto riguarda i livelli di contaminazione, la qualità delle acque risultante dal monitoraggio può essere determinato per confronto con i limiti stabiliti dalle normative di riferimento.

Per le acque potabili, è la direttiva 98/83/CE del 3 novembre 1998 a stabilire i parametri da valutare per la qualità delle acque destinate al consum umano. Riguardo alle acque superficiali la direttiva 2008/105/CE stabilisce gli standard di qualità ambientale (SQA) per 33 sostanze prioritarie, tra cui alcuni pesticidi.

Per l'immissione in commercio di prodotti fitosanitari la normativa stabilisce che l'autorizzazione sia concessa quando la concentrazione prevista della sostanza, nelle acque superficiali destinate al consumo umano, non superi il valore previsto dalla direttiva 98/83/CE.

Fonte: Ispra

Whale watching a un passo da casa


Sono le creature più misteriose degli abissi. Protagonisti di sagre leggendarie e bestseller della letteratura mondiale, li abbiamo visti piroettare davanti a platee entusiaste di bambini nei parchi acquatici o esibirsi in danze enigmatiche nei documentari sul mondo marino. Ma incontrarli in natura non è poi così difficile: sono ben otto le specie di cetacei che popolano i mari italiani. Osservarli nel loro habitat è possibile grazie al whalewatching, un'emozionante escursione in mare aperto, su barche a vela o a motore, in compagnia di biologi marini e naturalisti.

Una pratica ormai diffusa anche nel mare nostrum, Italia in primis. Importato dall'America da una decina d'anni, è un fenomeno che riscontra successo crescente, anche per la sua capacità di coniugare divertimento e divulgazione scientifica. Un aiuto per la ricerca, poi: a volte i partecipanti sono coinvolti nelle attività di identificazione e schedatura dei mammiferi e il costo dell'escursione serve a finanziare gli studi. Pelagie, Bocca di Bonifacio, Canale di Sicilia, Santuario dei cetacei, Ischia: sono tantissimi i luoghi dove è possibile praticarlo. L'emozione è assicurata: basta armarsi di pazienza e aguzzare i cinque sensi.

Istruzioni di viaggio. Improvvisarsi whalewatchers non è facile: è necessaria un po' di esperienza per abituare gli occhi a percepire il minimo movimento. Il consiglio degli esperti è non fissare lo sguardo verso un'unica direzione, ma spaziare sulla superficie del mare. Le regole d'oro dell'osservatore naturalista sono due: arrecare il minor disturbo possibile ai mammiferi marini e imparare a riconoscere i segni dell'avvistamento. Soffi, dorsi, pinne e "splashs" sono gli indizi principali. Il periodo migliore per vederli va da aprile a ottobre. In Italia sono più di dieci le associazioni e i centri di ricerca che offrono ai turisti l'appassionante avventura sulle rotte dei cetacei. Le formule sono diverse: minicrociere, eco-camp o semplicemente escursioni di mezza giornata. La carrellata.

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500 pesci fuor d'acqua



Il sogno di far "vivere" i pesci fuori dall'acqua è riuscito a Donatella Zarotti che ne ha portati 550 all'ombra del Duomo di Parma. Arte durante Cibus, nel mare degli stand con "Pesce azzurro Cefalù" poi nel cuore della città con altri pesci.
Così dall'Isola d'oro della imprenditrice parmigiana sono arrivate le creature argentate di Dario Ghibaudo uno dei più interessanti artisti contemporanei.
Il branco , fantasioso, immaginifico è visibile a TPalazzo fino al 13 sera. Un omaggio di altissima qualità al pesce, alla natura, ma anche un omaggio all'arte che quando è autentica è una sfida quotidiana, uno spostare l'orizzonte sempre più in là, esattamente come l'imprenditoria.

Leggi nel blog il perchè di questa mostra.






Il pesce volante che corre

Ha una pinna sul petto che gli permette di sollevarsi dall'acqua anche di 200 metri mentre è la coda - che sbatte 70 volte al secondo - a consentirgli di restare in volo. Il video è stato ripreso da un battello giapponese






Vulcani: la cenere buona che fertilizza gli oceani


NON tutta la polvere vulcanica viene per nuocere. O almeno questo è ciò che sostengono gli scienziati del Monterey Bay Aquarium Research Institute, in California, secondo i quali "nel lungo periodo gli oceani trarranno un enorme beneficio dall'eruzione del vulcano islandese".

Con queste parole Ken Johnson ha commentato i risultati di una ricerca che dimostra come, tra una decina d'anni, le distese azzurre del pianeta dovranno dire grazie proprio al fenomeno naturale che per settimane ha paralizzato gli aeroporti di tutto il mondo.

Questo perché, spiega lo scienziato, circa il 30% degli oceani è povero di ferro, sostanza contenuta in abbondanza proprio nella polvere del vulcano Eyjafjallajökul. Nei prossimi anni, quando la polvere si sarà depositata del tutto, mescolando nel bene e nel male le sue sostanze a terra e mari, la sua azione fertilizzante sarà, è proprio il caso di dirlo, una "manna dal cielo".

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La fisica dell'acqua


In una notte di luna piena, un bambino emerge dalle acque di un lago e fa ritorno a casa. Si chiama Alessandro, ha sette anni, un'ossessione per la fisica meccanica e le dinamiche biologiche, oltre ad una strana fobia per l'acqua. Durante quella stessa notte, Alessandro ha sabotato i freni dell'auto dello zio Claudio, causando un incidente in cui restano coinvolti lui e la madre Giulia, insegnante di nuoto con la quale il piccolo vive da solo da quando è morto suo padre. Condotto in commissariato per far luce sulla vicenda, Alessandro dovrà spiegare i fatti più recenti e far riemergere i più remoti ricordi per comprendere le ragioni che lo hanno portato a quel tragico gesto.

Nell'indefinibile forma dell'acqua si muovono correnti contrastanti. Impulsi vitali, ideali di calma e di purezza si mescolano ad un fascino più oscuro, inquietante, in un flusso che, da L'Atalante a Il mistero dell'acqua, ha attratto tutti quei cineasti che di volta in volta vi hanno visto ondeggiare sogni, ricordi, ossessioni, traumi. In La fisica dell'acqua questo riflesso perturbante dell'elemento liquido chiama in causa la perdita dell'innocenza, a partire da una situazione che utilizza alcuni degli elementi tipici dell'acqua “matrigna” (la casa sul lago, la fobia per il nuoto, i riflessi inquietanti delle onde) all'interno di una storia che riguarda un bambino e il suo passato da dipanare come un mistero da risolvere.

La voce fuori campo di Alessandro ci immette da subito nella logica del protagonista, vincolandoci a seguire la storia attraverso il punto di vista di un bambino fuori dall'ordinario (piccolo biologo in erba e meccanico particolarmente pericoloso), eppure anche così tipicamente normale nelle sue gelosie e golosità. La sua mente introduce ad un mondo infantile costruito efficacemente, dove gli affetti per i parenti si reificano in un oggetto qualsiasi della casa, il senso di colpa si esprime irrazionalmente e le paure scorrono in superficie ma abitano sotterranee, fra le pieghe della memoria e della coscienza.

Ora, tale gioco mentale fra riflessi dei ricordi e piani di realtà cognitivi costruito dalla sceneggiatura, non trova purtroppo una precisa corrispondenza con la messa in scena, che appare in più occasioni confusa fra l'identificazione completa con lo sguardo del bambino e l'oggettivo resoconto degli eventi. Ma il tentativo, magari non sempre raffinato ma senza dubbio condotto in modo sobrio e coinvolgente, di utilizzare i principi della fisica e le teorie della psicanalisi per costruire una versione thriller e fanciullesca dell'Amleto shakespeariano, merita attenzione.

Attenzione e ammirazione, anche alla luce della sua travagliata storia produttiva, nella quale si possono leggere in profondità tutte le difficoltà che possa comportare nel nostro sistema produttivo una storia che sfugga alle acque placide e melliflue dei racconti più convenzionali sulla famiglia.

Il film "La fisica dell'acqua" esce nelle sale cinematigrafiche domani, 30 aprile 2010, con Claudio Amendola e Paola Cortellesi, diretti da Felice Farina.

Il trailer









Acqua e potere

Dal blog Approdi:

Acqua e potere
100.000 firme in due giorni sui quesiti referendari per l’acqua pubblica.

Stefano Rodotà, non un agitato movimentista, ma un severo professore, autore insieme al costituzionalista Gaetano Azzariti dei quesiti, sottolinea:

Questo significa almeno quattro cose: esistono grandi temi sui quali è possibile mobilitare le persone; la disaffezione per la politica è l’effetto di una politica drammaticamente impoverita; è possibile modificare l’agenda politica con iniziative mirate e fondate sull’azione collettiva; la leadership, pure nel tempo dell’immagine trionfante, non si identifica necessariamente con la personalizzazione o con il carisma, vero o presunto che sia. … Questa vicenda storica ci ricorda che il tema dell’acqua è sempre stato intrecciato con quello del potere, e proprio con poteri assai forti si devono ora fare i conti: questo referendum si distingue da tutti quelli che l’hanno preceduto perché riguarda l’assetto e la distribuzione del potere in una materia decisiva per la vita delle persone.

Occuparsi oggi dell’acqua e considerarla fra i beni comuni significa occuparsi del governo del mondo, delle relazioni con il potere. E chi deleghiamo a rappresentarci deve sapere che “quando si è di fronte a un bene comune bisogna ripensare il pubblico non rifugiarsi nel privato”. Ma non c’è solo la nostra di acqua. Domani parteciperanno all’assemblea dell’Enel come “azionisti critici” il vescovo Luis Infanti e i leader del movimento Patagonia Sin Represas per difendere la Patagonia cilena dalle enormi dighe progettate da Endesa.

L’Enel ha acquistito Endesa, diventando così azionista di maggioranza dell’impresa Hydroaisèn, proprietaria di diritti dell’acqua e promotrice del progetto delle dighe. Patagonia sin represas è il movimento che vi si oppone considerandolo una grave minaccia per l’integrità ambientale di un territorio unico al mondo, ma la sua azione si salda con la campagna per la rinazionalizzazione dell’acqua in Cile, che fu venduta ai privati dal regime militare. Quindi il tema dell’acqua pubblica ci riguarda e sarà sempre più una discriminante rispetto alla capacità di risposte che la politica saprà dare verso la nostra narrazione futura.

Per chi volesse saperne di più, il documentato articolo di Paolo Hutter su questa vicenda.

L'acqua parla

L'acqua parla. Un bellissimo progetto tipografico per la Giornata Mondiale dell'Acqua.

Solidarités International: Water talks from La Boite Concept on Vimeo.







Il paradiso degli squali

Le immagini tratte dal documentario «Il paradiso degli squali», in onda giovedì 22 alle 21 su Nat Geo Wild (canale 405 di Sky) in occasione della Giornata della Terra. Le immagini sono state realizzate dal team di ricercatori guidati da Enric Sala in un angolo remoto delle isole Sporadi Equatoriali dove gli uomini raramente si avventurano. In questa zona la presenza di squali è in proporzione dieci volte più elevata rispetto a qualunque altra area degli oceani (Nat Geo Wild).

Per vedere l'intera galleria clicca qui.

Allarme acqua potabili italiane

Un comitato scientifico incaricato dalla Commissione europea lancia l'allarme sulla qualità delle acque potabili italiane. Nelle tubazioni elementi tollerati dagli adulti ma pericolosi per i bambini e i giovani nell'età dello sviluppo.

BRUXELLES - Neonati e ragazzi corrono rischi nel bere acqua che viene dai rubinetti delle case italiane, contaminata - a quanto pare - da arsenico, boro e fluoruro che, in alcune Regioni, superano di cinque volte i livelli consentiti dalle norme europee. Ad dirlo è il comitato scientifico incaricato dalla Commissione Ue di dare un parere sulle acque potabili nel nostro Paese. E' stato il risultato di una analisi delle tubazioni lungo le quali scorrono livelli di sostanze tossiche che, se non sono immediatamente pericolose per gli adulti, pongono però dei rischi per i ragazzi in età dello sviluppo e soprattutto per i neonati.

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Liberiamo l'acqua - Raccolta firme


I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo lnel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.

Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.

Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.

Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.


Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.

Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.

Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.

Per conservarlo per le future generazioni.

Il terrore del fiume, Mr Asbo

Non lasciatevi ingannare dalla bellezza del cigno, nessuna favola e nessun incantesimo.

Mr Asbo, questo il nome del cigno, è il terrore del fiume Cam, vicino Cambridge. E' un esemplare particolarmente aggressivo che terrorizza tutti con i suoi attacchi furiosi.

Siano essi canottieri che praticano questo sport lungo il fiume, piuttosto che gli animali (cani in particolari) che si permettono di affacciarsi lungo le sponde. Si racconta anche di atleti talmente impauriti da lasciare l'attività per evitare lividi e tagli a colpi di becco sul corpo.

Ora il portavoce dell'associazione di canottaggio di Cambridge, Bill Key, ha invocato l'intervento della regina Elisabetta, per tradizione proprietaria di tutti i cigni del regno. Sarà la sovrana inglese a decidere se giustiziarlo o
meno (Foto Kikapress)


Il lago dei miracoli senza pesci

E' il luogo che il Vangelo ricorda come quello in cui Gesù visse e predicò e soprattutto fece il miracolo di colmare, con una straordinaria quantità di pesci, le reti degli apostoli. Ma ora il lago di Tiberiade rischia di rimanere senza fauna ittica. E' allarme in Israele, e il governo corre ai ripari autorizzando un piano di emergenza che vieta la pesca per i prossimi due anni, durante i quali la popolazione ittica sarà ricostituita sia con la crescita naturale, sia riversando nel lago pesci provenienti da altre località.

Nel lago, il più grande specchio d'acqua dolce dello Stato di Israele, a metà strada verso le alture del Golan, vivono ventitrè tipi di pesci. Ai tempi di Cristo, in realtà si credeva che ce ne fossero 153, praticamente tutte quelle allora conosciute.


Il lago, che è lungo circa 22 chilometri (da nord a sud) e largo 13 chilometri e mezzo (da ovest a est), è il principale serbatoio di acqua dolce di Israele. Un eccesso di pesca e una insufficiente quantità di piogge da diversi anni hanno turbato seriamente l'equilibrio ecologico, anche con preoccupanti fenomeni di inquinamento. La situazione è stata ritenuta così grave da richiedere perciò l'intervento stesso del governo, che si è impegnato a indennizzare i pescatori del lago per i danni economici che subiranno.

Il depauperamento delle risorse ittiche del lago, ha detto il premier Benyamin Netanyahu, "mi preoccupa. Io mi ricordo che da ragazzo pescavo nel lago e la pesca era abbondante e che i pesci erano squisiti. E' importante assicurare al Paese ottimi pesci e acqua di qualità". La decisione del governo, per gli israeliani come anche per pellegrini e turisti, significa che per i prossimi due anni almeno sparirà dai menu dei ristoranti il popolarissimo pesce che porta il nome di San Pietro.

L'acqua del vicino...

L'acqua è troppo salata




Cara
acqua, quanto ci costi. Il servizio idrico è troppo salato, secondo l'Associazione Famiglie Numerose. Che lancia l'allarme contro le bollette dell'acqua troppo alte, chiedendo alle autorità competenti di tenere in considerazione il reddito e il numero dei componenti del nucleo familiare. Roberto Vitali, coordinatore provinciale della sezione cremonese dell'associazione, si è fatto portavoce delle richieste di tante famiglie con diversi figli a carico, esasperate dai costi troppo elevati da sostenere. Ha quindi lanciato l'appello all'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale e alla Provincia di Cremona, affinché vengano adottati criteri più equi e gli enti competenti «si assumano l'impegno di adottare correttivi alla tariffa, tenendo conto delle istanze delle famiglie numerose e di quelle con condizioni reddituali più svantaggiate. Auspichiamo che in futuro cambi qualcosa, perché diversamente si creano disparità con cittadini di serie A e di serie B».

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Piovra cleptomane

A largo di Wellington in Nuova Zelanda una piovra si impossessa della videocamera accesa di un sub e scappa. Scatta l'inseguimento e l'animale, improvvisato operatore, ci regala immagini mozzafiato.



Il rito dell'acqua muta


SAN DEMETRIO CORONE (COSENZA) - Si celebrerà ancora con il rito greco-bizantino la Pasqua nei paesi dell’Unione Arberia. In questo periodo verranno celebrate le manifestazioni della Grande e Santa Settimana che rievocano i misteri della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù: oggi, venerdì santo, giorno di lutto per la morte di Gesù e il sabato giorno in cui si annuncia la Resurrezione di Cristo.

A mezzanotte dello stesso giorno di sabato, nella piazza antistante la chiesa, viene acceso un grandissimo fuoco (vuole rappresentare la tentazione del diavolo) intorno al quale si accalcano tantissime persone che hanno il compito di spegnere, ed in modo del tutto singolare, il grosso falò, “il fuoco del demonio”: a gruppi di cinque o sei persone ci si reca, in silenzio, nella più vicina fontana pubblica (Croirì o Kanali i vieter) dove ci si riempie la bocca d’acqua e la si va a versare sul fuoco per spegnerlo. Durante il tragitto di ritorno, per non perdere l’acqua non si deve parlare anche se le “tentazioni” che arrivano soprattutto dai giovanotti del paese possono essere molte. Per questo motivo, alcune donne, le più anziane, sono munite di un lungo bastone detto “dikanique” con l’estremità biforcuta che molte volte è servito per l’occasione (si tramandano per detta cerimonia tanti aneddoti curiosi e molte teste... rotte); chi parla e lascia cadere l’acqua tenuta in bocca va incontro ai segni del diavolo (il fuoco che vuole rimanere acceso); la cerimonia è detta dell’Acqua Muta. E’ la stessa gente che da lì a poco, spento, tra danze e canti che ricordano ancora l’antico popolo albanese e l’eroe Giorgio Castriota Scanderberg difensore contro Maometto della cristianità, gli ultimi residui del fuoco, rinnova la millenaria tradizione del “Kristos Anesti” (Cristo è risorto).

Leggi qui la storia della Pasqua Italo-Albanese.

Quando l'acqua fa spettacolo

PRIMA


DOPO

Sul palco per la premiazione dei Kids Choice Awards, la cantante Katy Perry apre un regalo e trova la sorpresa: un liquido verde che trasforma la popstar in una bellissima aliena.

La gallery qui.

Libera l'Acqua, dona 1 euro



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Dona 1 euro con sms al 45593 o chiama da rete fissa.




Le origini dell'acqua: polvere di stelle?



In modo semplice, affinché queste conoscenze siano patrimonio di tutti, introduciamo il tema delle origini dell'acqua, affidandoci alla Teoria della differenziazione planetaria. Come conseguenza dei fenomeni fisici e chimici, ci fu la separazione dei differenti componenti la materia dei corpi planetari. Quando la materia si ricompone ciò che è più denso sprofonda al centro del corpo, mentre i materiali meno densi affiorano alla superficie. Questo processo crea un centro ed un manto.


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I significati dell'acqua nel mondo antico



L'acqua, mai come nel mondo antico, è vita: la possibilità di avere accesso ad essa voleva dire poter bere, irrigare i campi e commerciare. L'elemento idrico, che appariva sotto forma di pioggia che dà vigore ai campi e purifica, di rugiada che disseta l'erba, di sorgente potabile o termale, di mare, di lago, di fiume, di pozza, o, ancora, come porta di un mondo misterioso, sia che si trattasse dei fondali o dell'aldilà. Inoltre l'acqua ci pulisce, ancora oggi, da ogni tipo di impurità sia fisica che morale. Numerosi significati rivestono l'elemento idrico e per questo l'acqua è stata oggetto di e per il culto.

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Manifestazione per l'acqua pubblica


Il 20 marzo è stata organizzata una manifestazione nazionale a Roma.

Per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la tutela di beni comuni, biodiversità e clima, per la democrazia partecipativa.

Info qui




L'orso si rinfresca

L'orso si rinfresca - Un orso combatte contro il caldo con la frutta fresca nello zoo di Rio de Janeiro. (AP Photo/Felipe Dana)



10 marzo 2010, il nord Italia coperto di neve

Parma, 10 marzo 2010.

20 cm di neve coprono Parma e diversi paesi del nord Italia.
E mancano solo 11 giorni all'inizio della primavera.
Sarà forse l'avvicinarsi del 2012???
Nessun sospetto sui cambiamenti climatici???
Mha...




Delfini spiaggiati

Sono morti davanti al loro paradiso, quel "santuario dei cetacei" che avrebbe dovuto proteggerli. L’agonia di cinque delfini, giovani esemplari di stenella, ha avuto come teatro il litorale che da Livorno arriva sino alle spiagge di Orbetello. Un sesto cetaceo, spiaggiato, è riuscito a recuperare il largo grazie all’aiuto degli uomini della guardia costiera e della forestale, ma nessuno sa dire se ce l’ha fatta. La moria si è consumata in una settimana e adesso sul litorale toscano è allarme. Si teme che ad uccidere i cetacei, quasi tutti di giovani età, sia un morbo e che dunque ci si trovi di fronte a un’epidemia.

Info: Corriere.it




La piovra gigante

Letteratura e mitologia l'hanno trasformata in un animale leggendario, un vero e proprio «terrore dei mari» che ha ispirato, nei secoli, storie e racconti. Chi non ricorda «Ventimila leghe sotto i mari» di Verne? Eppure la piovra gigante non è il frutto della fantasia. Esiste davvero, anche se è l'essere più schivo e inafferrabile dell'oceano, capace di mimetizzarsi in una frazione di secondo e di insinuarsi nei luoghi più angusti. La piovra gigante è stata però catturata attraverso le immagini raccolte da un team di esperti internazionali che hanno raccolto il frutto delle loro ricerche nel documentario «Alla ricerca della piovra gigante», che andrà in onda venerdì sera alle 22 su NatGeo Wild (canale 405 di Sky)



Iceberg gigante alla deriva

Il nuovo iceberg è lungo 78 chilometri e largo quasi 39 e contiene circa un quinto dell’acqua che viene consumata al mondo in un anno, ha detto il glaciologo Neal Young. Gli esperti sono preoccupati perché lo spostamento di grandi masse di ghiaccio sull’acqua non ghiacciata influenza le correnti oceaniche, che alimentano le correnti di ossigeno negli abissi, spiega Steve Rintoul, un esperto del clima. L’acqua attorno al ghiacciaio resta dolce, ma una parte del ghiacciaio se ne va, l’area si riempie di acqua marina salata, cosicché l'acqua più densa e fredda affonda. E questa acqua alimenta i bacini oceanici e rifornisce di ossigeno le correnti marine che percorrono tutto il globo.




Vulcani sottomarini

Nei mari di tutto il mondo vi sarebbero almeno 25 milioni di vulcani, alcuni alti più di un chilometro. Non tutti sono attivi, ma conservano giacimenti preziosi, quasi del tutto esauriti sulla Terra.

C'E' mondo di montagne incredibilmente complesso sotto i mari, da far impallidire le catene montuose di tutta la Terra. Di esse però conosciamo nei dettagli non più dell'1%. Tuttavia ricercatori di varie università americane guidati dalla Oceanography Society degli Stati Uniti, sono riusciti a stilare il primo censimento dei vulcani sottomarini. E i numeri sono strabilianti.

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Disastro ambientale nel Po

L'onda nera è arrivata dal Lambro al grande fiume. Le prime avanguardie si sono viste nella mattina di ieri e nel pomeriggio la grande macchia scura e oleosa - parte della gran quantità di petrolio riversata dai depositi della Lombarda Petroli di Villasanta - si è presentata nel Po piacentino. Un disastro ambientale che costerà tanto denaro e che l'ambiente sta già pagando.

La Lombardia, dove tanto si era investito per risanare il Lambro, chiederà lo stato di calamità, l'Emilia-Romagna ha già chiesto lo stato di emergenza, le associazioni ambientaliste e gli amministratori hanno lanciato l'allarme per tutto il corso del fiume che scorre tra le due regioni e il Veneto fino all'Adriatico, che sarà costretto a sopportare, almeno in parte, questo nuovo attacco al suo ecosistema.

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La magia di una goccia d'acqua

Lo spot recita che "grazie ad una goccia d'acqua" possiamo creare la nostra fragranza e una goccia d'acqua disegna i protagonisti dello spot.

Il sito del nuovo profumo della replay ci fa giocare tra le sue pagine con una goccia d'acqua e ci permette di inviare una nostra foto per trasforma in un acquerello.

La magia di una goccia d'acqua.

Ps: un consiglio, guardate il sito della replay, in regalo, per chi si iscrive, un campione del nuovo profumo!





La casta dell'acqua


La privatizzazione dell’acqua non è andata giù a parecchi italiani. Tanto che il popolo degli scontenti si è dato appuntamento il 20 marzo a Roma per una manifestazione nazionale che vuole chiedere a gran voce al «palazzo» di fare un passo indietro e riportare le risorse idriche sotto il controllo pubblico.

La tesi del libro, (La casta dell’acqua, ed. Nuovi Mondi, 12 euro) è che il dibattito sulla scelta tra gestione pubblica e privata dell’acqua perde di vista il vero problema, l’assenza di regole e parametri che obblighino a una gestione sana dell’oro blu, e la mancanza di un controllore dotato di competenze e poteri di intervento per controllare chi ha in mano gli acquedotti e sanzionare disservizi e storture. La riforma varata nel ’94 ha diviso l’Italia in 91 zone grosso modo corrispondenti alle province e affidato questo compito agli «Ato», una sorta di mini-parlamentini formati dai rappresentanti dei comuni della zona. «Altre poltrone per politici locali - spiega Marino - che costano ai cittadini quasi 50 milioni di euro l’anno e si sono dimostrati incapaci di assolvere ai propri compiti. Nei consigli d’amministrazione delle società che avrebbero il compito di controllare ci sono esponenti della stessa maggioranza che nomina (e domina) gli Ato. E infatti, nonostante i disservizi, raramente dagli Ato arrivano serie contestazioni ai gestori».

Fonte: Corriere.it



TVB - Ti voglio bere


Tvb, non è solo la più comune abbreviazione del "ti voglio bene" dei messaggi, ma ha assunto un nuovo significato "TI VOGLIO BERE".

Dal sito ufficiale citiamo
"È un'onda che avanza, sempre più veloce. A spazzar via pregiudizi e disinformazione. Arriva nelle famiglie, nelle scuole, nei locali pubblici e nelle sedi amministrative, con una dichiarazione, d'amore e di intenti: T.V.B. Ti voglio bere. Destinataria? L'acqua. Del rubinetto. Perché è sicura, controllata, ecologica e conveniente: per te e per il Pianeta."


Per leggere tutte le info, iniziative, immagini clicca qui.



Rischio estinzione per il pesce dalla faccia triste

Dopo la nuova scoperta del Cetriolo di mare ora arriva un allarme dai fondali dell'Australia. E' a rischio estinzione il Blobfish (Psychrolutes Marcidus), detto pesce dalla faccia triste. Ha una dimesione massima di 30 cm vive a profondià comprese fra 600 m e 1200 m. E' un pesce innocuo endemico dell'Austriale e Nuova Zelanda, ha pinne raggiate e carne di consistenza gelatinosa, "galleggia" sul fondale marino senza spendere energie per nuotare.
La pesca a strascico sta causando la sua estinzione.








Il cetriolo di mare

13 gen - E' uno degli essere scoperti recentemente dal British Antartic Survey, un particolare tipo di cetriolo di mare.



La battaglia dell'acqua

Dal blog di Beppe Grillo "Ho parlato al telefono con Nichi Vendola. Mi ha dato la sua parola che l'acquedotto pugliese, il più grande d'Europa, sarà pubblico nella proprietà e nella gestione (quindi dei cittadini) se lui verrà eletto presidente di Regione. Una medaglia da appuntare al petto. La battaglia dell'acqua è solo al suo inizio. La vinceranno i cittadini con l'elmetto. "




I ghiacciai dell'Himalaya non si sciolgono più

Scusate, ci siamo sbagliati: faremo meglio i conti. L'Ipcc (Gruppo intergovernativo dell'Onu sul cambiamento climatico), premio Nobel per la pace nel 2007, ha presentato le proprie scuse all'India, il cui governo aveva vivamente protestato per una previsione catastrofica. Nel 2007 l'Ipcc aveva infatti previsto che, se la tendenza al riscaldamento climatico resta quella attuale, i ghiacciai dell'Himalaya si scioglieranno entro il 2035, e forse anche prima. Sconvolgendo le vite di circa 2 miliardi di persone che vivono con l'acqua che scende dalla catena montuosa più alta del mondo.



In Australia vietate le bottigliette d'acqua.



La cittadina di Bundanoon, in Australia, ha deciso di bandire le bottiglie di plastica. La storica decisione, la prima al mondo che coinvolge democraticamente un’ intera cittadina, è stata presa dal consiglio comunale con 2 soli voti contrari su 352 votanti. Uno dei motivi che ha portato a questa decisione è stato il fatto che una compagnia voleva estrarre acqua da una falda acquifera sotto la cittadina, imbottigliarla a Sidney e riportarla indietro in bottiglie per la vendita. Questo ha fatto rendere conto ai cittadini del grosso impatto ambientale causato da questi traffici inutili. Una novità da elogiare che aiuta l’ambiente e riduce l’inquinamento derivato dalla produzione delle bottiglie, ma anche quello derivato dal trasporto dell’acqua.



Il freddo che ghiaccia i mari


Il freddo e la neve degli utlimi giorni hanno creato enormi disagi alla navigazione. Da Stoccolma, nonostante gli spessi lastroni di ghiaccio, in inverno non si fermano le corse dei traghetti dalla Svezia alla Finlandia che avanzano a rilento sul mar Baltico parzialmente gelato.